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Milano scientifica - 1875-1924

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Istruzione, ricerca e applicazione: tra '800 e '900 questi concetti segnano lo sviluppo di Milano, città politecnica, industriale e sanitaria ancora a misura d'uomo, dove scienziati e intellettuali collaboravano, si incontravano, discutevano, litigavano, frequentavano i medesimi circoli e le medesime istituzioni.

Milano fu un laboratorio per la proliferazione di istituzioni tecnico-scientifiche e sanitarie: riunirle in una rete di alta cultura fu il sogno ambizioso di Francesco Brioschi, promotore del Consorzio degli Istituti d'istruzione superiore (1875), e di Luigi Mangiagalli, fondatore degli Istituti clinici di perfezionamento (1905).

Proprio ora che università e industria non sembrano piùcapaci di trasferirsi competenze e idee, è cruciale riflettere su un modello a rete che nacque in risposta alle esigenze produttive della città, coinvolgendo amministrazioni locali, industria, commercio e società civile.

Venticinque studiosi, scelti per la loro specifica competenza, ricostruiscono qui le origini e l'evoluzione di questa eccezionale rete di scuole, laboratori, cliniche e ospedali. Quello analizzato in Milano scientifica è un capitolo tanto importante quanto dimenticato della storia delle istituzioni scientifiche cittadine. Rileggerlo aiuterà a capire il presente e a immaginare il futuro della "città piùcittà d'Italia", posta di fronte a nuove sfide.

Autrrici

Elena Canadelli, dottoranda in Storia della scienza presso l'Università di Pisa, è laureata in Filosofia all'Università degli Studi di Milano. È autrice del libro Icone organiche. Estetica della natura in Karl Blossfeldt ed Ernst Haeckel (Milano 2006).

Contributi di: Sara Calabrò, Paola Livi, Anna Maria Lombardi, Guido Lucchini, Agnese Mandrino, Amilcare Mantegazza, Adriano Morando, Pietro Redondi, Adriano Savio, Ornella Selvafolta, Stefano Twardzik.


Paola Zocchi è assegnista di ricerca all'Università di Milano-Bicocca. Ha pubblicato Il Comune e la salute. Amministrazione municipale e igiene pubblica a Milano (1814-1859) (Milano 2006) e ha curato, con Pietro Redondi, Milano 1906. L'Esposizione internazionale del Sempione (Milano 2006).

Contributi di: Paola Bianchi, Maria Canella, Giorgio Cosmacini, Valentina Deiana, Annalucia Forti Messina, Antonia Francesca Franchini, Elio Nenci, Roberta Passione, Simonetta Polenghi, Giulia Todeschini, Paolo Zampett

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Milano scientifica - 1875-1924

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Ecco com'è fatto

Istruzione, ricerca e applicazione: tra '800 e '900 questi concetti segnano lo sviluppo di Milano, città politecnica, industriale e sanitaria ancora a misura d'uomo, dove scienziati e intellettuali collaboravano, si incontravano, discutevano, litigavano, frequentavano i medesimi circoli e le medesime istituzioni.

Milano fu un laboratorio per la proliferazione di istituzioni tecnico-scientifiche e sanitarie: riunirle in una rete di alta cultura fu il sogno ambizioso di Francesco Brioschi, promotore del Consorzio degli Istituti d'istruzione superiore (1875), e di Luigi Mangiagalli, fondatore degli Istituti clinici di perfezionamento (1905).

Proprio ora che università e industria non sembrano piùcapaci di trasferirsi competenze e idee, è cruciale riflettere su un modello a rete che nacque in risposta alle esigenze produttive della città, coinvolgendo amministrazioni locali, industria, commercio e società civile.

Venticinque studiosi, scelti per la loro specifica competenza, ricostruiscono qui le origini e l'evoluzione di questa eccezionale rete di scuole, laboratori, cliniche e ospedali. Quello analizzato in Milano scientifica è un capitolo tanto importante quanto dimenticato della storia delle istituzioni scientifiche cittadine. Rileggerlo aiuterà a capire il presente e a immaginare il futuro della "città piùcittà d'Italia", posta di fronte a nuove sfide.

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