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24 aprile 2024
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Ora il documento sarà esaminato e discusso di nuovo in Commissione, poi al Senato e infine alla Camera. Ne uscirà una legge delega in base alla quale il Governo dovrà, entro 12 mesi, produrre uno o più decreti legislativi che costituiranno l’eventuale riforma del sistema di accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.
Le indicazioni che sono uscite oggi costituiscono una sorta di roadmap alla quale, se la legge delega sarà approvata, il Governo – il Mur e il Ministero della Salute, in particolare – dovrà attenersi nella definizione della legge di riforma vera e propria.
Cosa sappiamo al momento? Quali sono le linee guida approvate dal Comitato ristretto della Commissione Cultura? Chiariamolo subito: nonostante alcuni titoli stampa e le dichiarazioni di alcuni politici, il numero programmato non viene abolito.
Dopo 6 mesi, selezione
Quel che si legge nel testo unificato uscito oggi è l’orientamento della Commissione verso un ingresso libero a Medicina per i primi sei mesi di corso, al termine dei quali, però, potranno proseguire il corso di laurea solo gli studenti che risulteranno in regola con gli esami previsti. Esami che, è bene sottolinearlo, dovranno essere svolti secondo standard uniformi per tutte le università (test a risposta multipla).
Rimane la graduatoria nazionale
Gli studenti che supereranno lo scoglio entreranno nella graduatoria nazionale e concorreranno all’assegnazione dei posti per Medicina. Chi di loro non riuscisse a essere ammesso, ma avesse comunque ottenuto i CFU assegnati dagli esami potrà passare a uno dei corsi compresi nelle aree “affini”(biomedica, farmaceutica, veterinaria). Perché questo sia possibile, è previsto che i programmi di studio di questi corsi al primo anno siano tra loro uniformati.
Queste, molto a grandi linee, sono le novità più rilevanti che erano già circolate nei mesi scorsi e che devono ancora seguire un iter articolato prima di essere confermate.